Articolo 48 GDPR: le nuove linee guida dell’EDPB sul trasferimento di dati verso Paesi terzi

L’Unione Europea ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama digitale globale, non come semplice attore dell’innovazione tecnologica né come emulatore dei modelli dominanti, ma come custode dei diritti fondamentali e della privacy. In questo contesto, l’articolo 48 del #GDPR si configura come una disposizione chiave, affrontando una delle questioni più complesse e controverse della protezione dei dati: i trasferimenti verso #Paesiterzi e le richieste di accesso da parte di autorità esterne. La regolamentazione di tali flussi di #dati è un nodo critico per aziende, istituzioni e regolatori, in un’epoca in cui l’utilizzo extra-europeo delle informazioni personali è sempre

Evoluzione del quadro normativo e compliance per la cybersecurity nel 2025

Il panorama normativo e di #compliance per la #cybersecurity sta subendo una trasformazione radicale nel 2025, guidato dalla necessità di rispondere alla crescente frequenza e sofisticazione delle #minacceinformatiche. Dopo l’introduzione del #GDPR e della direttiva #NIS2, la nuova ondata di regolamenti, come il regolamento #DORA per il settore finanziario, segna un ulteriore passo avanti verso standard più rigorosi per la protezione dei dati e la sicurezza digitale. Queste normative riflettono l’urgenza di salvaguardare un mondo sempre più interconnesso e dipendente dalla digitalizzazione. Le aziende si trovano di fronte alla sfida di adattarsi rapidamente a requisiti che richiedono maggiore trasparenza, responsabilità

310 milioni di multa a LinkedIn per aver violato il GDPR

La vicenda di #LinkedIn, colosso dei social professionali di proprietà di #Microsoft, si inserisce in un panorama europeo sempre più rigoroso riguardo alla protezione dei #datipersonali. Con una sanzione di 310 milioni di euro, il gigante tecnologico paga cara la mancata osservanza del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (#GDPR), a seguito di un’indagine durata sei anni. La Decisione, emanata dall’autorità irlandese per la protezione dei dati (#DPC), mette in evidenza tre principali violazioni: il mancato ottenimento di un consenso valido, l’assenza di un legittimo interesse per l’utilizzo di alcuni dati, e la scarsa trasparenza verso gli utenti sul trattamento

Cosa c’è da sapere per rendere il proprio e-commerce sicuro e rispettare tutte le disposizioni del GDPR

Sebbene il #GDPR sia entrato in vigore già da qualche anno, molti rimangono incerti su come conformarsi correttamente, soprattutto nel contesto del business #digitale. Gli #e-commerce sono particolarmente coinvolti in questo tema, che affronteremo in questo articolo. Vogliamo rispondere a una domanda ancora molto comune: come possono gli e-commerce adeguarsi al GDPR? Per proteggere il proprio business e se stessi, specialmente se si è proprietari di un negozio online, è sufficiente prestare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali. Prima di tutto, è necessario monitorare tutti i servizi del proprio e-commerce che raccolgono dati sensibili degli utenti. Dopo aver identificato questi dati,

“Consent Mode” per semplificare la gestione del consenso degli utenti: come funziona e a cosa serve

La #ConsentMode di #Google emerge come uno strumento cruciale per i gestori di siti web desiderosi di adeguarsi alle preferenze degli utenti riguardo ai tracciamenti e alla privacy, soprattutto in conformità alle normative come il #GDPR europeo. In collaborazione con una piattaforma di gestione delle approvazioni (GMA, l’interfaccia di selezione, per chiarire), la Consent Mode semplifica il controllo delle #preferenze degli utenti riguardo ai tracciamenti e ai cookie, assicurando che i dati degli utenti siano utilizzati esclusivamente in base alle loro decisioni. L’utente configura le proprie preferenze sui #cookie attraverso la GMA integrata nel sito web. La GMA trasmette le