310 milioni di multa a LinkedIn per aver violato il GDPR

La vicenda di #LinkedIn, colosso dei social professionali di proprietà di #Microsoft, si inserisce in un panorama europeo sempre più rigoroso riguardo alla protezione dei #datipersonali. Con una sanzione di 310 milioni di euro, il gigante tecnologico paga cara la mancata osservanza del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (#GDPR), a seguito di un’indagine durata sei anni. La Decisione, emanata dall’autorità irlandese per la protezione dei dati (#DPC), mette in evidenza tre principali violazioni: il mancato ottenimento di un consenso valido, l’assenza di un legittimo interesse per l’utilizzo di alcuni dati, e la scarsa trasparenza verso gli utenti sul trattamento delle informazioni personali.

Il tutto ha avuto inizio nell’agosto 2018, quando un’organizzazione francese, La Quadrature Du Net, ha presentato una denuncia alla commissione per la privacy francese. Da qui, il caso è stato passato ai commissari irlandesi Des Hogan e Dale Sunderland, che hanno approfondito le pratiche di LinkedIn relative all’analisi comportamentale e alla pubblicità mirata, identificando gravi irregolarità. La piattaforma, infatti, analizzava i dati dei propri utenti per mostrar loro pubblicità su misura, senza che il consenso fosse “liberamente dato, specifico, informato e inequivocabile” come richiesto dal GDPR.

È interessante notare come Microsoft fosse in qualche modo preparata alla multa: già nel giugno 2023, una versione preliminare della decisione era stata resa nota, e l’azienda aveva accantonato 425 milioni di dollari, una cifra addirittura superiore alla sanzione finale. Nei documenti contabili di LinkedIn Ireland Unlimited Company, infatti, Microsoft aveva predisposto un’indennità per coprire qualsiasi multa comminata dalla DPC. Tuttavia, benché LinkedIn abbia fatto sapere che sta lavorando per conformarsi alle richieste della decisione, non è chiaro se presenterà ricorso.

L’intera inchiesta si è conclusa nel luglio 2024, con il coinvolgimento delle autorità europee tramite il “meccanismo di cooperazione” previsto dall’articolo 60 del GDPR. Attraverso questo sistema, le autorità degli altri paesi UE hanno avuto l’opportunità di esprimere il proprio parere, ma nessuna ha contestato la linea irlandese. Come parte della decisione finale, la DPC ha emesso tre misure correttive che comprendono una multa, un richiamo formale e l’ordine di adeguare le pratiche aziendali al regolamento europeo.

Il caso LinkedIn rappresenta un segnale chiaro per le aziende globali che operano nel mercato europeo: le regole sulla protezione dei dati non sono negoziabili. La tutela del diritto fondamentale alla privacy impone trasparenza e responsabilità, e il GDPR ha tracciato una linea ben precisa per impedire che i dati personali degli utenti vengano utilizzati senza il loro esplicito consenso o senza adeguate basi legali.

Continua a leggere:

Consob in azione: oscurati altri 8 siti illegali, ora i blocchi superano quota 1300

La battaglia contro l’abusivismo finanziario prosegue senza sosta e vede ancora una volta la #Consob in prima linea nella #tutela dei risparmiatori italiani. L’Autorità per la #vigilanza sui mercati finanziari ha recentemente ordinato l’oscuramento di otto nuovi #siti web che offrivano #servizi finanziari senza alcuna autorizzazione, violando così le regole fondamentali del settore e mettendo potenzialmente a rischio il #denaro di molti cittadini. Questa azione si inserisce nel più ampio quadro dei poteri attribuiti alla Consob dal decreto crescita, che consente all’Autorità di agire direttamente presso i fornitori di connettività internet per bloccare l’accesso ai siti irregolari. Il numero dei

Leggi Tutto »

Google: l’Intelligenza Artificiale sarà in grado di prevedere ciò che cercherete

Google sta cambiando il modo in cui le persone interagiscono con la #ricerca online, e lo fa puntando tutto sull’#intelligenzaartificiale e sulla personalizzazione. L’obiettivo è rendere l’esperienza sempre più naturale, utile e su misura per ciascun utente. Il cambiamento più significativo in corso riguarda i nuovi suggerimenti di ricerca, chiamati “ #prompt ”, che non sono più generici e uguali per tutti, ma vengono generati a partire dalla #cronologia personale dell’utente. In pratica, l’intelligenza artificiale di #Google #impara da ciò che si è cercato in passato per proporre #domande pertinenti, stimolanti e direttamente collegate agli interessi recenti. Se fino a

Leggi Tutto »

Innovazione a costo ridotto: fino al 70% di contributo per la tua impresa digitale e sostenibile

La Camera di Commercio continua a sostenere con determinazione le imprese che scelgono di #investire nell’#innovazione e nella #sostenibilità, confermando l’impegno avviato con il progetto triennale “Transizione Digitale ed Ecologica” per il periodo 2023-2025. Un percorso strutturato, sostenuto dall’incremento del Diritto Annuale, che ha come obiettivo quello di accompagnare il tessuto imprenditoriale in una trasformazione profonda e strategica, capace di coniugare #tecnologia, nuove competenze e attenzione all’ambiente. In quest’ottica si inserisce la recente delibera del 16 giugno 2025 con cui la #CCIAA ha stanziato una nuova dotazione finanziaria pari a un milione di euro, destinata a contributi a fondo perduto

Leggi Tutto »

OpenAI Codex: una rivoluzione nello sviluppo software integrata in ChatGPT

Immagina di avere un collega instancabile, che non dorme mai, lavora in parallelo su più problemi, non sbaglia mai per distrazione e ti tiene aggiornato su tutto quello che fa, passo dopo passo. Ecco, questo è il nuovo #OpenAI #Codex, presentato il 17 maggio 2025: un agente di programmazione autonomo, completamente integrato in #ChatGPT, che promette di rivoluzionare il modo in cui si scrive software. Non stiamo più parlando solo di completamenti automatici di codice o suggerimenti intelligenti: qui siamo di fronte a un vero e proprio “ingegnere virtuale”, capace di collaborare attivamente con #sviluppatori reali, affrontando task complessi, eseguendo

Leggi Tutto »

Vuoi un riferimento unico per la digitalizzazione della tua azienda?