Oltre 3 miliardi di euro di #fondieuropei destinati all’Italia stanno cambiando rotta, indirizzandosi verso progetti strategici individuati dalla Commissione Europea. L’obiettivo è sostenere tre settori chiave: #tecnologiedigitali, tecnologie pulite e biotecnologie. Questo cambiamento, guidato dal Regolamento (UE) 2024/795 e dal programma Step, rappresenta un passo importante per allinearsi con le nuove priorità dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027.
In particolare, si vuole incentivare lo sviluppo e la produzione di #tecnologieavanzate, come l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose e la blockchain, così come di tecnologie pulite che puntano a zero emissioni nette, come il fotovoltaico, l’eolico e le tecnologie per la cattura del carbonio. Anche le biotecnologie, soprattutto quelle legate alla produzione di medicinali critici, sono al centro di questa nuova strategia.
L’Italia, come gli altri Stati membri, è chiamata a riorientare una parte significativa delle risorse destinate alla politica di coesione verso questi settori prioritari. Bruxelles ha fissato un target orientativo del 20% delle risorse FESR, equivalente a circa 5,3 miliardi di euro per l’Italia. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento nell’uso della flessibilità concessa dalla Commissione. Ad esempio, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha destinato 300 milioni di euro per finanziare i “mini contratti di sviluppo”, che sosterranno progetti di transizione digitale e green, mentre il Ministero del Lavoro ha stanziato 240 milioni di euro per promuovere l’autoimpiego nei settori del digitale e delle tecnologie pulite.
Riorientare questi fondi non solo permette di ottenere il “Sigillo Step”, un marchio di qualità che facilita l’attrazione di ulteriori investimenti, ma offre anche altri vantaggi, come la possibilità di finanziare grandi imprese e aumentare il tasso massimo di cofinanziamento UE fino al 100%. Questo rappresenta un’occasione importante per l’Italia di allinearsi con gli obiettivi strategici europei e potenziare settori cruciali per la crescita economica e l’innovazione, sfruttando al massimo le opportunità offerte dall’Unione Europea.