OpenAI Codex: una rivoluzione nello sviluppo software integrata in ChatGPT

Immagina di avere un collega instancabile, che non dorme mai, lavora in parallelo su più problemi, non sbaglia mai per distrazione e ti tiene aggiornato su tutto quello che fa, passo dopo passo. Ecco, questo è il nuovo #OpenAI #Codex, presentato il 17 maggio 2025: un agente di programmazione autonomo, completamente integrato in #ChatGPT, che promette di rivoluzionare il modo in cui si scrive software. Non stiamo più parlando solo di completamenti automatici di codice o suggerimenti intelligenti: qui siamo di fronte a un vero e proprio “ingegnere virtuale”, capace di collaborare attivamente con #sviluppatori reali, affrontando task complessi, eseguendo test, correggendo #bug e proponendo miglioramenti — tutto in autonomia.

Codex, nella sua nuova versione, non è più solo un modello di linguaggio addestrato sul codice. È un agente cloud-based, progettato per vivere all’interno dell’ambiente di lavoro dello sviluppatore. Grazie all’integrazione diretta con GitHub, può accedere ai repository, leggere il codice, capire le strutture, le dipendenze, le convenzioni di un progetto e iniziare subito a lavorare, come farebbe un nuovo membro del team. È stato ottimizzato con tecniche di reinforcement learning su task reali di programmazione, ed è in grado di ragionare sul codice come un essere umano, ma con la velocità e la precisione di una macchina. E poi c’è il file AGENTS.md: una specie di guida per orientare Codex nel progetto, dove si spiegano le convenzioni da seguire, i comandi da usare per build e test, i comportamenti desiderati. Tutto questo aiuta l’agente a comportarsi come ci si aspetta, integrandosi con lo stile e le regole del team.

Una delle sue funzioni più impressionanti è la capacità di autoverifica: Codex genera il codice, lo testa, corregge gli errori se qualcosa non funziona e riprova finché non passa tutto. E mentre lavora, tiene traccia di ogni passaggio: registra i log del terminale, i risultati dei test, i cambiamenti fatti. Alla fine, presenta tutto in un report ordinato, con le differenze di codice e un riepilogo delle azioni svolte. Tu, sviluppatore, puoi rivedere, validare, eventualmente modificare e decidere se accettare le modifiche. E se vuoi, Codex ti prepara direttamente una pull request pronta da revisionare.

Ma non finisce qui. Codex non si limita alla scrittura di nuove funzionalità: è utile anche per il debugging (“trova il bug negli ultimi cinque commit”), per il refactoring, per rispondere a domande sul codice (“dove viene calcolata questa variabile?”), per scrivere test automatici, per configurare pipeline CI/CD e per documentare tutto ciò che fa. Il bello è che può lavorare su più compiti in parallelo, ognuno in un ambiente sandbox isolato. Tu assegni i task, lui li esegue in background. E mentre lui lavora, tu puoi fare altro.

Questo sistema è stato pensato sia per i singoli sviluppatori sia per i team. OpenAI stessa lo sta usando internamente per migliorare la produttività dei propri ingegneri, aiutandoli a concentrarsi sulle attività più complesse e creative, lasciando a Codex quelle ripetitive o meccaniche. E il fatto che sia disponibile — almeno per ora — solo per chi ha un piano Pro, Team o Enterprise di ChatGPT, la dice lunga su quanto venga considerato uno strumento professionale, pensato per ambienti di sviluppo reali e strutturati.

Insomma, con Codex si apre una nuova fase per l’ingegneria del software: più efficiente, collaborativa, automatizzata. Un futuro in cui scrivere codice non significa più dover fare tutto da soli, ma avere al proprio fianco un assistente intelligente, capace di muoversi tra i file del progetto, leggere, capire, agire e migliorare. E, forse, anche sorprendere.

Continua a leggere:

Ecommerce sostenibile: 7 clienti su 10 lo chiedono, ma solo 1 azienda su 5 investe davvero

Nel panorama dell’ #eCommerce italiano si sta aprendo una frattura sempre più evidente tra ciò che i consumatori desiderano e ciò che le imprese sono realmente disposte a offrire. Da una parte ci sono milioni di persone sempre più attente all’impatto #ambientale delle proprie scelte d’acquisto; dall’altra, un tessuto imprenditoriale che, salvo rare eccezioni, sembra ancora poco pronto – o poco convinto – a fare della sostenibilità una priorità concreta. A dirlo non è una percezione generica, ma uno studio accurato dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, in collaborazione con DHL Express Italy. L’analisi, che ha coinvolto oltre 1.000

Leggi Tutto »

IA e diritto penale: cosa punisce davvero il nuovo disegno di legge italiano

Nel giugno 2025, la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge sull’intelligenza artificiale che ha acceso il dibattito, soprattutto per un passaggio: l’introduzione di #sanzioni penali legate all’uso dell’IA. Alcune testate hanno parlato di pene per chi “utilizza sistemi di intelligenza artificiale”, alimentando il timore di una stretta generalizzata. Ma è davvero così? La risposta, se si guarda con attenzione al testo normativo, è più articolata. Il provvedimento, infatti, non criminalizza l’#intelligenzaartificiale in sé, né tantomeno l’uso comune o professionale di strumenti basati su IA. Piuttosto, si concentra su condotte specifiche e già sensibili sotto il profilo giuridico,

Leggi Tutto »

La TV perde terreno, sempre più persone si informano online e sui Social

È ufficiale: la #televisione ha perso il trono. Per la prima volta, a partire dal 2023 e con una conferma nel 2024, #internet è diventato il principale mezzo di #informazione per gli italiani. Non si tratta solo di una tendenza passeggera, ma di un cambiamento profondo nel modo in cui i cittadini si informano, si aggiornano, si confrontano. A guidare questa trasformazione c’è un dato semplice ma potente: un italiano su due oggi si affida al web per conoscere ciò che accade nel mondo. I #social network, in particolare, giocano un ruolo cruciale: oltre il 50% di chi li utilizza

Leggi Tutto »

Consob in azione: oscurati altri 8 siti illegali, ora i blocchi superano quota 1300

La battaglia contro l’abusivismo finanziario prosegue senza sosta e vede ancora una volta la #Consob in prima linea nella #tutela dei risparmiatori italiani. L’Autorità per la #vigilanza sui mercati finanziari ha recentemente ordinato l’oscuramento di otto nuovi #siti web che offrivano #servizi finanziari senza alcuna autorizzazione, violando così le regole fondamentali del settore e mettendo potenzialmente a rischio il #denaro di molti cittadini. Questa azione si inserisce nel più ampio quadro dei poteri attribuiti alla Consob dal decreto crescita, che consente all’Autorità di agire direttamente presso i fornitori di connettività internet per bloccare l’accesso ai siti irregolari. Il numero dei

Leggi Tutto »

Vuoi un riferimento unico per la digitalizzazione della tua azienda?