Il ritorno del Commodore 64, la tecnologia cult per gli appassionati di informatica

Il #Commodore64, il #computer più venduto al mondo, è un simbolo indiscusso della storia dell’informatica. Lanciato nei primi anni Ottanta, questo pc statunitense ha rivoluzionato il settore grazie alla sua innovazione tecnica e al prezzo accessibile, che lo rendeva alla portata di molte famiglie. Con una memoria di appena 64 kilobytes, equivalente a quella di un piccolo file #Word di oggi, e un #processore a 8 bit, il Commodore 64 ha saputo conquistare un’intera generazione di appassionati. La sua compatibilità con una vasta gamma di #software e periferiche, insieme alla sua affidabilità, lo hanno reso uno strumento prezioso non solo per i programmatori alle prime armi, ma anche per i videogiocatori dell’epoca, che hanno potuto sfruttare tutte le sue potenzialità grazie a una miriade di giochi iconici. Il prezzo contenuto – meno di un milione di lire – ha contribuito a farlo diventare il computer più venduto nella storia, un record che conserva ancora oggi per singolo modello.

Nonostante siano passati decenni, il Commodore 64 rimane un cult per gli appassionati di informatica. Oggi, grazie agli emulatori e alle repliche, gli innumerevoli videogiochi sviluppati per questo piccolo gigante continuano a essere giocati e apprezzati, mantenendo viva la sua eredità. Ma la storia del Commodore non si ferma qui. Un nuovo capitolo si sta scrivendo grazie a Commodore Industries, un’azienda italiana che ha deciso di riportare in vita il leggendario pc. Attraverso una collaborazione con l’argentina Pixart, specializzata in laptop equipaggiati con processori Qualcomm XElite basati su tecnologia ARM, Commodore Industries punta a distribuire cinque nuovi modelli di Commodore in tutto il mondo.

La rinascita del Commodore 64 si presenta con una potenza mai vista prima, abbracciando la tecnologia ARM, che è alla base dei chatbot avanzati come #Microsoft Copilot+. Questa nuova generazione di Commodore sarà in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo e ibrido, sfruttando le funzionalità avanzate dell’intelligenza artificiale. L’efficienza produttiva di Pixart sarà fondamentale per riaffermare il ruolo pionieristico del marchio nell’industria elettronica, con l’obiettivo di riconquistare la fiducia dei consumatori e dei fan del brand.

Il Ceo di Commodore Industries, Luigi Simonetti, ha espresso grande entusiasmo per questa collaborazione strategica tra Italia e Argentina. Secondo Simonetti, questo accordo rappresenta un passo decisivo per il rilancio del brand e realizza il sogno di milioni di appassionati che desiderano vedere i prodotti Commodore tornare nei negozi di tutto il mondo. Il piano di Simonetti non si limita alla distribuzione di nuovi prodotti, ma prevede anche il coinvolgimento diretto del Made in Italy. Gli stabilimenti di Orvieto, in Umbria, saranno infatti utilizzati per l’assemblaggio, la produzione e l’assistenza dei nuovi Commodore, riaffermando l’impegno verso l’innovazione e la qualità, e valorizzando al contempo l’industria tecnologica italiana, troppo a lungo sottovalutata.

La rinascita del Commodore 64, in una veste moderna e tecnologicamente avanzata, non è solo un omaggio a uno dei computer più iconici di sempre, ma anche una sfida ambiziosa per riaffermare la leadership del marchio nel settore. La sua storia di innovazione e accessibilità continua a ispirare, e questa nuova fase rappresenta un’opportunità per riportare al centro dell’attenzione un brand che ha segnato un’epoca e che oggi è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga avventura.

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