L’obbligo è entrato in vigore il 15 luglio 2023 per le aziende con più di 250 dipendenti e sarà esteso dal 17 dicembre 2023 per le aziende con più di 50 dipendenti. Inoltre, si applicherà anche alle realtà con meno di 50 dipendenti appartenenti ai settori indicati dalla normativa.
Le disposizioni normative richiedono l’adempimento da parte non solo del settore pubblico e delle società partecipate dalla Pubblica Amministrazione, ma anche delle aziende del settore privato che hanno adottato il modello 231, nonché di tutte le imprese che, nell’anno precedente, hanno impiegato più di 50 dipendenti o che operano in settori specifici.
I modelli organizzativi devono includere i seguenti elementi:
- Uno o più canali attraverso i quali sia possibile segnalare condotte illecite rilevanti o violazioni del modello, di cui i soggetti abbiano avuto conoscenza durante l’esercizio delle proprie attività.
- Uno o più canali alternativi di segnalazione, idonei a garantire la riservatezza dell’identità del segnalante mediante l’uso di modalità informatiche.
- Il divieto di adottare atti di ritorsione o discriminazione, nonché di infliggere sanzioni al segnalante.
- Coinvolgimento dell’istruttore nella gestione delle segnalazioni.
- La definizione di una procedura operativa adeguata.