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Google ha lanciato le estensioni di Bard: Bard è ora in grado di collegarsi a Google, Gmail, Docs e Maps, per fornire risposte personalizzate basate sui dati dell’utente. C’è anche un nuovo pulsante Google it, per ricontrollare ciò che Bard dice usando la normale ricerca di Google.
Collegando Google Workspace a Bard, è possibile riassumere, ottenere risposte rapide e trovare informazioni da app e servizi come Gmail, Docs e Drive.
“Bard è un LLM (modello linguistico di grandi dimensioni) e può avere allucinazioni nelle sue risposte o fornire informazioni non aggiornate, ad esempio da una vecchia e-mail quando ne esiste una più recente. Per verificare le informazioni, fate clic e controllate le fonti elencate dopo la risposta di Bard”.
Utilizzare le estensioni Workspace significa che i propri dati non saranno visualizzati da revisori umani o utilizzati per annunci pubblicitari personalizzati, né tanto meno inseriti tra tutte quelle informazioni che servono per addestrare Bard (a differenza delle normali conversazioni dove revisori umani possono accedere alle chat con Bard per migliorarne la qualità – ecco perchè non andrebbero mai non inserite informazioni sensibili!).
Oltra alla generazione di testi, possiamo anche chiedere a Bard di generare grafici o elenchi puntati basati sui contenuti dei nostri documenti attingendo ai dati personali.
L’integrazione di Bard con Gmail, Docs e Drive è solamente l’inizio: Google fa sapere che molto presto il chatbot si integrerà anche con Maps, YouTube e Google Flights. Sarà possibile avere informazioni in tempo reale su voli, attrazioni nelle vicinanze, consigli di viaggio, visualizzare video YouTube su un determinato argomento e tanto altro. L’azienda prevede inoltre di espandere l’integrazione di Bard anche ad altri prodotti e partner esterni.
L’obiettivo di Google non cambia: anche Bard dovrà diventare uno strumento indispensabile.